La lingua di Primo Levi è classica e chiara, ma solo apparentemente semplice: in realtà procede per contrasti, con un lessico ricco di ossimori e di termini tecnici. Mengaldo, alternando momenti più dettagliatamente analitici ad altri di grande sintesi, la scompone e la ricompone per scoprirne i più riposti meccanismi, sempre in relazione con la necessità espressiva di cui è di volta in volta strumento. Ovviamente Se questo è un uomo è al centro delle indagini, ma molto spazio è dato alla Tregua, forse il romanzo di Levi prediletto da Mengaldo, che ben individua le diverse strategie linguistiche dei due libri contigui. Non manca poi l’analisi linguistica dei testi più letterari e meno testimoniali di Levi, in particolare gli splendidi racconti del Sistema periodico.
La lingua di Primo Levi è classica e chiara, ma solo apparentemente semplice: in realtà procede per contrasti, con un lessico ricco di ossimori e di termini tecnici. Mengaldo, alternando momenti più dettagliatamente analitici ad altri di grande sintesi, la scompone e la ricompone per scoprirne i più riposti meccanismi, sempre in relazione con la necessità espressiva di cui è di volta in volta strumento. Ovviamente Se questo è un uomo è al centro delle indagini, ma molto spazio è dato alla Tregua, forse il romanzo di Levi prediletto da Mengaldo, che ben individua le diverse strategie linguistiche dei due libri contigui. Non manca poi l’analisi linguistica dei testi più letterari e meno testimoniali di Levi, in particolare gli splendidi racconti del Sistema periodico.