Neera (pseudonimo oraziano di Anna Radius Zuccari nata a Milano nel 1846, morta nel 1916), in una lunga lettera autobiografica a Luigi Capuana, dice di sé: «non apparterrò mai a nessuna scuola, non seguirò mai nessun metodo, resterò sempre troppo realista per gli uni, troppo sentimentale per gli altri». Rivolta al caposcuola del verismo, è una bella affermazione di indipendenza - ed anche una esatta previsione, pure se nel tempo il giudizio di «troppo sentimentale» è prevalso. Il racconto che riproponiamo, crediamo apra la possibilità di leggerla senza i due «troppo»: nel giusto tra realtà e sentimento. E valga quest'altra sua dichiarazione, a prima vista sorprendente: «il libro dei libri, la scoperta che feci un giorno nella libreria di casa, il caro volume gualcito, ruvido, chiazzato, segnato, baciato è il Viaggio sentimentale di Lorenzo Sterne. Io amo quel libro come una persona...».
Neera (pseudonimo oraziano di Anna Radius Zuccari nata a Milano nel 1846, morta nel 1916), in una lunga lettera autobiografica a Luigi Capuana, dice di sé: «non apparterrò mai a nessuna scuola, non seguirò mai nessun metodo, resterò sempre troppo realista per gli uni, troppo sentimentale per gli altri». Rivolta al caposcuola del verismo, è una bella affermazione di indipendenza - ed anche una esatta previsione, pure se nel tempo il giudizio di «troppo sentimentale» è prevalso. Il racconto che riproponiamo, crediamo apra la possibilità di leggerla senza i due «troppo»: nel giusto tra realtà e sentimento. E valga quest'altra sua dichiarazione, a prima vista sorprendente: «il libro dei libri, la scoperta che feci un giorno nella libreria di casa, il caro volume gualcito, ruvido, chiazzato, segnato, baciato è il Viaggio sentimentale di Lorenzo Sterne. Io amo quel libro come una persona...».